Con l’approssimarsi del 25 aprile (71° anniversario della Liberazione) si intensificano le provocazioni fasciste che sfogano le loro frustrazioni contro le numerose lapidi dedicate ai partigiani milanesi assassinati dai nazifascisti. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda le targhe del “Parco della Resistenza e dei martiri di via Tibaldi” inaugurato nel 2013 e che si trova in fondo a via Tabacchi in zona Ticinese, un quartiere (giova ricordarlo) che nei giorni dell’insurrezione è stato uno dei centri dove hanno operato le brigate partigiane anarchiche “Bruzzi-Malatesta”.
Il 28 agosto 1944 in via Tibaldi vengono fucilati quattro partigiani del “Gap Mendel” (A.Abico, G.Alippi, B.Clapiz e M.Del Sale), raggruppamento politicamente eterogeneo che fonti comuniste definiscono “formazione anarchica” in collegamento con le brigate Garibaldi (anarchici sarebbero due dei quattro fucilati: G.Alippi e M.Del Sale).
Da decenni sul suolo della fucilazione, in via Tibaldi 26, c’è una targa in ricordo.
Nella stessa zona di Milano sono stati già tre gli episodi di marca fascista, da quando due anni fa l’Istituto case popolari ha concesso in via Palmieri lo spazio a una sede di Forza Nuova.
Federazione Anarchica Milanese
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